Martedì 6 luglio

Amare come sè

“Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Mt 7,12). Ogni prossimo che incontriamo nella giornata, amiamolo così. Immaginiamo di essere nella sua situazione e trattiamolo come vorremmo essere trattati al posto suo.

 

Una legge impressa in ogni cuore

«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro» (Mt 7, 12).
Ogni prossimo che incontriamo nella giornata, amiamolo così.
Immaginiamo di essere nella sua situazione e trattiamolo come vorremmo essere trattati noi al posto suo.
La voce di Dio che abita dentro di noi ci suggerirà l'espressione d'amore adatta ad ogni circostanza.
Lui ha fame? Ho fame io — pensiamo. E diamogli da mangiare.
Subisce ingiustizia? Sono io che la subisco!
È nel buio e nel dubbio? Lo sono io. E diciamogli parole di conforto e condividiamo le sue pene e non diamoci pace finché non sarà illuminato e sollevato. Noi vorremmo esser trattati così.
E un portatore di handicap? Voglio amarlo fino a sentire quasi nel mio corpo e nel mio cuore la sua menomazione e l'amore mi suggerirà l'espediente esatto per farlo sentire uguale agli altri, anzi con una grazia in più, perché noi cristiani sappiamo quanto il dolore valga.
E così con tutti e tutte, senza discriminazione alcuna.

 

[Chiara Lubich - L'arte di amare - p. 60]