vi2023 15luglio

 

Se oggi dovessi lasciare questa terra e mi si chiedesse una parola, come ultima che dice il nostro Ideale, vi direi – sicura d’esser capita nel senso più esatto -: “Siate una famiglia”. Vi sono fra voi coloro che soffrono per prove spirituali o morali? Comprendeteli come e più di una madre, illuminateli con la parola o con l’esempio. Non lasciate mancar loro, anzi accrescete attorno ad essi, il calore della famiglia. Vi sono tra voi coloro che soffrono fisicamente? Siano i fratelli prediletti. Patite con loro. Cercate di comprendere fino in fondo i loro dolori. Fateli partecipi dei frutti della vostra vita apostolica affinché sappiano che essi più che altri vi hanno contribuito. Vi sono coloro che muoiono? Immaginate di essere voi al loro posto e fate quanto desiderereste fosse fatto a voi fino all’ultimo istante. C’è qualcuno che gode per una conquista o per un qualsiasi motivo? Godete con lui, perché la sua consolazione non sia contristata e l’animo non si chiuda, ma la gioia sia di tutti. C’è qualcuno che parte? Lasciatelo andare non senza avergli riempito il cuore di una sola eredità: il senso della famiglia, perché lo porti dov’è destinato. Non anteponete mai qualsiasi attività di qualsiasi genere, allo spirito di famiglia con quei fratelli con i quali vivete.


[Chiara Lubich (Siate una famiglia)]

 

 

vi2023 14luglio

 

Tutti noi siamo deboli e vulnerabili. Nessuno è esente da un errore o da una caduta. Perciò, mettendoci alla pari, possiamo aiutarci reciprocamente. Possiamo farci carico dei problemi dell'altro come fossero nostri. In questo modo sapremo cosa fare per aiutarlo. L'amore non si manifesta mai invano. Amare senza giudizi e senza pretese può realizzare in noi stessi il miracolo del cambiamento che vogliamo vedere nell'altro. Ciò servirà per risollevare lui e anche noi. Farsi carico dei problemi dell'altro non significa risolvere le cose al posto suo. Significa stargli accanto ed essere solidale con lui.


[Apolonio Navaho Nascimento]

 

 

vi2023 13luglio

 

Gesù non chiede ai suoi discepoli di subire il male, anzi, chiede di reagire, però non con un altro male, ma con il bene. Solo così si spezza la catena del male […] e cambiano veramente le cose. Il male infatti è un “vuoto”, un vuoto di bene, e un vuoto non si può riempire con un altro vuoto, ma solo con un “pieno”, cioè con il bene. […] Per Gesù il rifiuto della violenza può comportare anche la rinuncia ad un legittimo diritto; e ne dà alcuni esempi: porgere l’altra guancia, cedere il proprio vestito o il proprio denaro, accettare altri sacrifici (cfr vv. 39-42). Ma questa rinuncia non vuol dire che le esigenze della giustizia vengano ignorate o contraddette; no, al contrario, l’amore cristiano, che si manifesta in modo speciale nella misericordia, rappresenta una realizzazione superiore della giustizia. Quello che Gesù ci vuole insegnare è la netta distinzione che dobbiamo fare tra la giustizia e la vendetta. Distinguere tra giustizia e vendetta.


[Papa Francesco (Angelus, 19 febbraio 2017)]

 

 

vi2023 12luglio

 

Impegnatevi perché nessuno sia solo, nessuno sia emarginato, nessuno sia abbandonato. C’è una lingua, che al di là delle differenti lingue, tutto unisce: quella dell’amore, Come dice l’apostolo Paolo: "Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita" (1 Cor 13,1) […]. È questa la lingua che dobbiamo apprendere e praticare tutti sempre di più. Questa lingua renderà migliore la nostra città e il mondo.


[Benedetto XVI]

 

 

vi2023 11luglio

 

 Tutto è stato creato come dono d'amore per me è io sono stato creato in dono per gli altri.


Sulla terra tutto è in rapporto di amore con tutto: ogni cosa con ogni cosa. Occorre però vivere l'Amore per trovare il filo d'oro fra gli esseri.


[Chiara Lubich]

 

 

vi2023 10luglio

 

Amate la gente senza chiedere nulla in cambio. Anche quando l’altro non vi potrà dare nulla di buono, amatelo.


Non vogliate bene ai vostri compagni soltanto perché sono bravi, perché scambiano con voi tante cose; vogliate bene anche a coloro che non vi danno nulla.


[Don Tonino Bello]